Rabbia, tristezza, ansia: segnali da non trascurare

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Ci sono momenti della vita, come dopo un lutto, una separazione o la perdita del lavoro in cui è normale «sentirsi depressi», anche per un periodo lungo. Quando l’ansia e la tristezza sono collegate ad un momento difficile o stressante  si dicono “reattive”, rappresentano cioè una reazione fisiologica a quelle circostanze. Se si tratta, invece, di condizioni apparentemente immotivate, prolungate o ricorrenti è opportuno capirle meglio per non adattarsi ad una condizione che se trascurata tende a peggiorare.

Molti, anche in presenza di sintomi pesanti pensano a un malessere passeggero, a una forma di malinconia o addirittura a qualcosa da nascondere. Non lo fate! La depressione è una delle maggiori cause di disabilità a livello mondiale (lo dice l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità) ed è destinata a superare anche le malattie cardiovascolari. Solo in Italia sono 3,5 milioni le persone che soffrono di questa patologia in forma più o meno grave, con conseguenze sulla vita personale e professionale. Secondo la Spi (Società italiana di psichiatria) la resistenza è dovuta al fatto che la malattia è ancora gravata da uno stigma negativo. Questo tiene lontano dai medici, e dalle cure che potrebbero (in 7 casi su 10) aiutarli a vivere meglio.

Sintomi cone tono dell’umore basso, confusione mentale, agitazione,  disturbi del sonno, rabbia e aggressività che si presentano in forma acuta, senza motivi precisi o per la prima volta dovrebbero convincere a rivolgersi a uno psichiatra o a uno psicologo.

Quale dei due?

C’è ancora una certa resistenza a rivolgersi a uno psichiatra, considerato lo specialista dei casi “più gravi”, ma non è così. Se siamo di fronte ad una condizione acuta ed invalidante probabilmente sarà necessario un sostegno farmacologico e solo lo psichiatra può prescrivere psicofarmaci. Prima bisogna superare le crisi, solo in un secondo momento può essere utile avviare una psicoterapia, ed è lo stesso psichiatra a suggerirlo.

Imprescindibile è assicurarsi che la persona a cui ci si rivolge abbia una qualifica riconosciuta, i registri degli ordini professionale dei medici e degli psicologi sono on-line, sono pubblici e divisi per regione.

Consultateli per verificare i dati del professionista al quale volete rivolgervi.

Per prenotare una visita entra nella sezione “prenota una visita”: sul calendario che si aprirà scegli il motivo della visita, la data e l’ora.

In alternativa puoi scrivere un messaggio WhatsApp al 3894842753 o chiamare lo 065088322, o inviare una mail a info@poliambulatoriovallerano.it

 

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